Il tempo sospeso al Castello di Bianello

Da dove potrei cominciare a raccontarvi il Castello di Bianello, il maestoso maniero che si erge fiero e integerrimo nella terra di Matilde di Canossa? Matilde di Canossa, la donna più potente nel Medioevo, ha lasciato un solco profondo in questo territorio emiliano, che si estende da Reggio Emilia verso Parma. Le terre matildiche avvolte da un fascino misterioso dove il tempo sembra essere sospeso tra passato e presente e che diventano un’ottima meta per una gita fuoriporta.

Il Castello di Bianello faceva parte dei suoi possedimenti, un luogo che ricordo aver visitato il giorno di Pasqua di qualche anno fa. Era una splendida domenica primaverile, il cielo terso di un azzurro turchino mi ha fatto compagnia per tutta la giornata e mi ha accompagnato alla scoperta di quella fortezza che domina sul paesaggio della Val D’Enza all’ingresso del paese di Quattro Castella a circa 20 km da Reggio Emilia.

Matilde di Canossa, la grande contessa e interlocutrice di papi e sovrani amava in particolare modo questo maniero, che oggi appare ai nostri occhi con gli ampliamenti apportati dai discendenti di Matilde che lo abitarono fino al Settecento, rendendolo una dimora confortevole impreziosita da ambienti scenografici e dipinti di pregio.

Una volta parcheggiata l’auto ai piedi della collina, ecco iniziare la salita al Castello. È una strada bianca che si snoda tra la vegetazione e in alcuni tratti si apre come un sipario sulla vallata circostante.

Quando si giunge in cima, vi è una piccola corte che conduce alla parte interna della residenza. 

Alcune stanze sono veramente molto belle, altre purtroppo risentono dello stato di abbandono per via dell’umidità che non lascia scampo e che invade pareti sontuose affrescate e intarsi in legno. La visita al Castello di Bianello dura circa 50 minuti e prevede la visita alle grandi cucine, alla prigione, alle stanze da letto, saloni sontuosi con meravigliosi dipinti.

Su quel colle, che appare come un osservatorio privilegiato sulla pianura circostante, già dalla prima metà del X secolo esisteva una torre di avvistamento, la cui storia si lega alle vicende della Contessa Matilde di Canossa che in quella residenza ha ospitato gli imperatori Enrico IV ed Enrico V.

Matilde di Canossa uscì di scena nel 1115, ma entrò nella storia. Sono innumerevoli le iniziative di rievocazione che tengono vivo il nome della Grande Contessa. 

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